Oggetti smarriti: un tappo di
bottiglia con una data ed un ti amo, un post-it che avrei dovuto trovare
chissà quando e che invece scopro ora…un elastico per capelli che usavi come un
bracciale, dei profumi che sono di Bologna ma che senza un motivo apparente io
collego a qualcuno o a qualcosa…
Eppure ero convinta di aver fatto
sparire tutto!
Così dimenticare sembra la cosa più
facile del mondo, ma diventa la più difficile ogni volta che uno di questi
oggetti decide di comparire.
Sembra che lo facciano di proposito
ogni volta uno di loro si fa trovare proprio quando comincio a pensare che
voltare pagina è un gesto e che ci vuole poco a passare ad un altro capitolo
del libro.
Oggetti smarriti: i pacchetti di
sigarette ormai vuoti che non so perché non mi decido a buttare, quell’accendino
che ha finito il gas proprio su questo balcone quando c’eri tu, una maglia
sgualcita, un foglio pieno di inchiostro e parole perdute…
Io! Io sono l’oggetto più smarrito di
tutti, un bimbo sperduto che Peater Pan ha dimenticato durante la sua ultima
avventura sulla Terra e la mia stella quella per l’isola proprio non la riesco
a trovare.
Mi sono persa per tutte le volte che
ho perso, per ogni volta che ho detto un si e avrei dovuto dire no..
Sono l’orario di una sveglia che mi
dimentico di aggiornare, la pagina di un calendario che è rimasto indietro di
mesi, forse di anni…
Così non posso fare altro che
osservare gli oggetti smarriti che riempiono i miei spazi, quel disco di
vinile, un’audio cassetta smagnetizzata, un plettro con il simbolo della pace disegnato sopra..e
tutto il tempo del mondo per continuare a perdermi ed unirmi ad altri oggetti
che come me qualcuno andandosene ha lasciato qui…
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