Una volta c’erano
le favole,
c’era un posto
dove i buoni non potevano perdere, dove una fata correva in soccorso a
stravolgere il finale, un posto fatto di magia e morti apparenti, di tragedie
sfiorate, ma mai irrimediabili, il luogo del rimedio.
Una volta c’erano
le favole ed il bello delle favole era il lieto fine.
Poi si
cresce e le favole cominciano a svanire, i buoni spesso perdono ed i cattivi
spesso non sono poi così cattivi come sembrano, non ci sono cavalieri che ci
proteggono dai mostri ed i mostri hanno imparato ad avere l’aspetto del vicino
di casa, del fidanzato o dell’amico di sempre.
Le fate sono
andate in pensione ed i messaggeri non giungono a corte correndo sul proprio
ronzino più che altro adesso si servono di gelidi display dai suoni tutti
uguali.
E così
quando perdi qualcuno lo perdi per sempre, perché qui a differenza delle favole
Ade non concede seconde possibilità.
Abbiamo Dio,
ma forse qualche volta Dio è distratto perché se c’è di sicuro in certi posti a
certe ore proprio non si fa trovare.
A noi
piacevano le favole.
Quelle di
sempre e quelle che spesso inventavamo.
Oggi vorrei
poter pensare che esistono ancora le favole
e che presto qualcuno verrà a stravolgere tutto e a darci un lieto fine.
Oggi, più di
ieri più di domani, più di sempre vorrei che ci fossero le favole…
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